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Fiabe personalizzate

Posso
trasformarti nel
protagonista
di una fiaba 
personalizzata, che racconta di te
Per vivere un'esperienza
ascoltare un messaggio
apprendere una lezione

Quale bambino non vorrebbe essere un eroe, protagonista di una fiaba personalizzata che descriva le sue avventure? E quale adulto non vorrebbe tornare un po' bambino, diventare un condottiero o un re importante, oppure un gabbiano, o un fiore, e incontrare sentimenti antichi e significati nuovi, quelli di chi sceglie per lui questo regalo speciale.

Le fiabe personalizzate hanno la gioia del gioco e la delicatezza di un sogno, per questo tutti se ne meritano una! Ecco di seguito alcuni esempi e, se vuoi saperne di più, chiamami  oppure scopri come funziona

Fiaba per battesimo

IL SOGNO PIÙ GRANDE 

 

C’era una volta una nuvola di panna montata. Ma era anche una nuvola di carta pesta, e di coriandoli e di fiori; delle volte sapeva di albicocca, altre di zucchero filato e altre ancora di minestra di lenticchie. Fu proprio in quell’occasione, mentre la nuvola sapeva di minestra di lenticchie, che Adelaide incontrò Gianluca per la prima volta. Lei volteggiava a mezz’aria, ed era in tutto e per tutto uguale a un aquilone. Ma era anche uguale a un usignolo, e a un soffio del vento più fresco. Gianluca, con la bocca piena di nuvola, masticava lentamente, con aria di grande incertezza. 
Quando lei se ne accorse, gli chiese allegramente: “Di cosa sa oggi?”
“Non ne ho proprio idea”, rispose questi pensieroso “di sicuro non di mascarpone, né di hummus di ceci”. 
“Sa forse di stelle filanti?” disse Adelaide con un risolino, atterrando proprio sul naso di Gianluca. Questi incrociò gli occhi per guardarla meglio e si dimenticò il sapore della nuvola! Il suo naso era azzurrino, come il cielo. Ma era anche rosso come il tramonto e giallo come il sole d’agosto. E non solo era un naso colorato... era anche molto comodo! Da quel momento Adelaide ci si stabilì e i due divennero inseparabili. 
Insieme nuotavano nel cielo, volavano nel mare e scorrevano come fiumi sulla terra, e la terra era quella dei sogni. Ma era anche la terra della curiosità, delle pesche noci e dei ricordi passati, presenti e futuri. Un giorno venne un forte vento.

 

Fiaba personalizzata regalata a Chiara ed Emiliano, padrino e madrina del piccolo Gianluca nel giorno del suo battesimo.

I mittenti sono i genitori di Gianluca, Laura e Gabriele.

L'intento della fiaba è augurare a Chiara ed Emiliano che la loro figlia Adelaide, nata pochi mesi prima, possa trovare in Gianluca un "cuginetto" sempre pronto a difenderla, proteggerla ed ascoltarla. 

 

Adelaide è una bimba bella e felice, molto espansiva e difficile da trattenere. Il suo papà Emiliano è un tifoso sfegatato di calcio e la sua mamma Chiara è una persona capace di legami profondi e duraturi. 

Amano trovarsi con Laura e Gabriele, organizzando serate a tema e altre occasioni di leggerezza. 

Sulla base della data di nascita, usano associare i personaggi più trash possibili agli amici... quelli dei loro figli sono Paris Hilton e Solange!! Quest'ultimo riferimento è velato nella fiaba personalizzata, in modo che i genitori possano riderne ma la piccola Adelaide, ascoltandola, non abbia dei traumi della crescita!

Racconto per il papà

Questo racconto personalizzato è stato realizzato per il compleanno di un papà​ davvero super, dal resto della sua bella famiglia! 

UNA SERA COME TANTE

Era una sera come tante a casa di Umberto. Era quasi l’ora dei Puffi, la moglie Ilaria si asciugava i capelli, Gloria stava costruendo un servizio da tè in puro Didò che avrebbe presto sostituito quello di casa e Dalila disegnava con le mani impiastricciate con tanta sapienza che Leonardo da Vinci in persona non avrebbe potuto fare di meglio.

Umberto leggeva serenamente il giornale in salotto, quando di fronte a lui comparve dal nulla la malefica Zucca Marucca, eroina spaziale del pianeta Grisù. Eroina, in effetti, lo era solo per i grisuviani, mentre per il resto della galassia altro non era che una fastidiosa spaccona, che non aveva altro hobby che girare per i pianeti e rapire le persone col suo raggio congelante, risvegliandole poi su Plutone per vedere che faccia facessero.

Fiaba per il terzo compleanno

Questa fiaba personalizzata è stata regalata dalla mamma alla piccola Diana per il suo compleanno. Diana adora l'acqua in ogni sua forma, i suoni, il bagnetto, il mare, i tombini sotto cui l'acqua scorre. La mamma ha voluto costruire per lei un mondo intero fatto di acqua. 

Il mondo dell'acqua

Il Mondo dell’Acqua è un luogo incantato che si può visitare quando si è molto felici.

Diana, quel giorno, era contentissima: stava facendo delle capriole e cadde dentro al bicchiere d’acqua del mattino.

 

I folletti dell’acqua le diedero subito il benvenuto.

«Mi chiamo Plin!» le disse il primo folletto, tutto azzurro.

«E io Scic!» fece eco un secondo folletto, tutto verde.

«Stiamo scorrendo a scovare lo zio Splash, vuoi venire con noi?»

Diana, che aveva da poco iniziato a parlare, fu molto fiera di trovare le parole per rispondere:

«Molto volentieri, grazie!»

Scivolarono insieme verso lo scarico del lavandino.

Scesero, scesero e scesero, scivolando sulla corrente d’acqua che nasceva dal rubinetto, sfrecciava nell’aria e si infilava nel tubo di scarico dove si trovavano.

Diana si sedette su una goccia di acqua tiepida e scoprì che era molto comoda per il viaggio!

 

Finalmente, il tubo finì e Plin, Scic e Diana caddero in un laghetto verde smeraldo. Ma, anziché tornare subito in superficie, i due folletti presero Diana per le mani e la condussero verso le profondità del lago.

 

Arrivarono così in un luogo magico, dove l’acqua è luminosa e si può persino respirare: il Mondo dell’Acqua.

Tutto era azzurro, blu e verde, luminoso e trasparente. E tutto scorreva continuamente, perché era fatto di acqua.

«Benvenuta! Un senso di speranza mi suggerisce che tu sia una bambina... speciale! Sì sì sì!» disse un follettino trasparente con un cappello di arcobaleno sulla testa. Era lo zio Splash!


Il signor Splash non era solo lo zio di Plin e Scic, ma anche il re di tutto il Mondo dell’Acqua.

Prese Diana per la mano e, subito, una fiumana di forme fatate comparve intorno a loro: fontane fantastiche, ruscelli di ogni genere che generavano acque, acque quiete di un mare di mari, tutte che si fondevano formando nuovi fiumi, e laghi, e reti sotterranee di torrenti.

Il sole scintillava dappertutto, riflesso da ogni singola goccia di quel mondo incantato.

 

Guardando verso l’alto, Diana vedeva un cielo fatto di acqua fresca, in cui nuotavano tanti pesciolini.

Sopra di loro, tra i banchi di pesci, erano sparsi qua e là dei dischi rotondi e quadrati, come sospesi a mezz’acqua: erano dei tombini visti dal basso!! 

«Quelle sono porte per il Mondo degli Uomini» spiegò lo zio Splash «ma loro non riescono quasi mai a vedere il nostro mondo!»

«Solo chi è veramente felice può vedere il Mondo dell’Acqua» continuò «Ma gli uomini infelici credono che nel nostro mondo non ci sia nessuno e buttano sporcizia nel mare, mettendoci in pericolo!»

 

Insieme a Plin, Scic e allo zio Splash, Diana visitò questo mondo rispettoso e trasparente, dove non esistono le bugie e dove tutte le gocce d’acqua, quelle di fontana e quelle di mare, quelle del rubinetto e quelle degli oceani immensi, sono legate le une alle altre da un magico filo invisibile.

La piccola si dissetò con soavi sorsi d’acqua vicino alle cime dei monti; divenne gigante nell’acqua scrosciante, piccina piccina nella pioggerellina; si tuffò in fontane di ogni forma, fondendosi a flussi di fiumi, scivolando silenziosa e ridendo rumorosa coi ruscelli che risuonavano nei boschi.

Si sciolse insieme al ghiaccio e nuotò e bevve e gioì con tutto il cuore, fino a che non fu davvero al massimo della felicità!

Lo zio Splash allora le sorrise. Era molto soddisfatto e le affidò un’importante missione segreta:

«Piccola mia» gorgogliò solennemente «ora puoi tornare al Mondo degli Uomini e portare loro la tua felicità. Grazie ad essa, tutti potranno vedere il magico Mondo dell’Acqua: lo tratteranno con rispetto, senza più sporcarlo. L’acqua scorrerà allegra e luminosa sulla nostra Terra».

 

Diana era una bambina assai decisa e prese molto sul serio la sua missione. Fu incredibilmente felice perché, le rare volte in cui era triste, le tornava subito in mente il Mondo dell’Acqua. Allora apriva il rubinetto, beveva dal bicchiere oppure andava con mamma e papà a trovare le fontane e ad ascoltare i loro segreti.

Quando vedeva un tombino, poi, ci saltava sopra tutta allegra e porgeva l’orecchio per ascoltare la voce di Plin, Scic e dello zio Splash.

«Ciao!» gridava loro, ridacchiando sotto i baffi.

La gioia di Diana era molto contagiosa e col tempo si diffuse in tutto il mondo. Gli uomini divennero sempre più felici fino a quando, un bel giorno, aprendo un rubinetto, o bevendo un bicchier d’acqua, o tuffandosi nel mare, videro comparire tutti insieme il magico Mondo dell’Acqua.

Fiaba poetica per matrimonio

 

Questa fiaba personalizzata poetica è il regalo di nozze, da parte del cugino, per due giovani sposi.

È stata stampata su un libro edito in una sola copia. 

Volle visitare il cuore degli uomini, e così sbocciò.

Sbocciò in silenzio, piena di stupore.

Sbocciò, ed era il solo modo in cui potesse vivere.

 

C’era un uomo, lavorava la terra.. Aveva mani forti, un cuore pieno di orizzonte e un orizzonte pieno di fiori.

Eppure non conosceva l’orizzonte, e non conosceva i fiori, che pure erano nel suo cuore.

Partì un giorno, liberò gli animali da soma.

Lasciò che il grano vegliasse sul nuovo grano, chino come una madre.

Partì per dare se stesso al cielo attraverso il respiro, per dare se stesso alla terra attraverso il passo. E il cielo e la terra erano le ragioni del suo cuore.

Scoprì che il suo cuore batteva, che era coraggioso.

Arrivò al monte più alto e scoprì che dove finisce la terra, la terra inizia.

Ma la terra era piena di ombre e le ombre mietevano il suo coraggio. Allora il viaggio tacque nel suo cuore.

Pianse, e dalle sue lacrime nacquero fiori. Corse, e dai suoi passi nacquero orizzonti.

 

Rinunciò ai fiori e agli orizzonti, quando scorse la rosa. Profumava di sole e, silenziosa, aspettava.

Per lei disegnò un argine e lo colmò di sorgenti, e le sorgenti erano del suo cuore.

Plasmò le ombre per proteggerla, e il coraggio era di nuovo del suo cuore.

Infine si sedette accanto a lei, condividendo il silenzio e gli orizzonti e i semi dei mille fiori che lei era. Ed essi erano del suo cuore.

Fu quello il cuore in cui la rosa era sbocciata.

Era sbocciata in silenzio, piena di stupore.

Era sbocciata, ed era il solo modo in cui potesse vivere. 

LA NASCITA DEL TEMPO

 

Piccola favola per Laura e Andrea

 

C’era una volta una rosa. Una rosa gentile, con i petali fatti di canzoni.

Le canzoni hanno colori quanti il vento ne può portare, e il vento porta i colori di ogni canzone.

La rosa era fatta di aria, l’aria era fatta di tempo e il tempo cresceva nel cuore della rosa.

Sbocciava in mille germogli ed altri mille, eppure era una rosa sola. Così divenne un solo prato e quel prato era un prato di rose.

Divenne un bosco di alberi, mentre il cielo scorreva tra i rami.

Volle visitare il cielo, e divenne il volo di un uccello.

Volle visitare il giorno, e divenne notte, e la riempì di luce.

 

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